Il 3 Luglio 2013, inaugurando questo blog, mi auguravo di "essere smentito e di poter raccontare, a breve, di una proprietà illuminata che è riuscita a coniugare il (giusto) profitto con la responsabilità sociale che ogni Azienda, per chiamarsi tale, dovrebbe mostrare con fatti concreti". Purtroppo, a distanza di quasi due anni, non sono stato smentito, anzi.
Ai tanti che ebbero da ridire ribadisco che non era affatto un'utopia. In Italia abbiamo avuto molti esempi di imprenditori (veri) per i quali il termine responsabilità sociale ha significato qualcosa di reale e di concreto, non parole vuote messe lì solo per compiacere la società di certificazione di turno.
Tra i tanti, in occasione della sua morte, mi piace ricordare Michele Ferrero perché il figlio Giovanni, nel discorso di commemorazione, ha sottolineato che "Per mio padre l'aspetto sociale è sempre venuto prima del profitto. Delocalizzare, razionalizzare, cassa integrazione non sono mai state pronunciate non per strategia nella contrapposizione sindacale ma perché il patto tra le due forze ha reso quei termini per noi inconcepibili" (figuriamoci i licenziamenti).
Ing. Podini, Avv. Camisa, da domani, secondo il rito Ambrosiano, inizia la Quaresima che è un periodo fortemente evocativo e particolarmente adatto al rinnovamento spirituale. Da umile zavorra mi sento di augurarVi con tutto il cuore che le parole di Giovanni Ferrero possano far breccia nei Vostri cuori e Vi portino a riconsiderare le azioni che avete fin qui compiuto. Siete ancora in tempo per pentirvi e ricominciare. In aderenza all'invito fatto dal Santo Padre Francesco, io pregherò affinché compiate questo gesto di carità nei confronti dei tanti (troppi) che stanno pagando le conseguenze delle Vostre azioni scellerate.
Amen
domenica 22 febbraio 2015
Marco Podini, Giovanni Camisa e Michele Ferrero: trovate le differenze
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domenica 1 febbraio 2015
dedapeople ... deluso è dir poco
Dopo gli ennesimi tagli subiti era lecito aspettarsi non dico una reazione, ma per lo meno una presa di posizione forte, si. Neanche le combattive RSU di Torino, per giunta fresche di elezione, hanno fatto sentire la loro voce e i tagli sono diventati operativi. Hanno cancellato i posti di lavoro, hanno tolto la polizza sanitaria, hanno ridotto i buoni pasto....che altro dovranno toglierci per vederci reagire? Le uniche parole di dissenso si sono levate ancora una volta da chi sta pagando (e pagherà) il prezzo più alto da oramai 18 mesi. Ah già dimenticavo...non possiamo andare contro l'Azienda che tanto ha fatto e tanto farà per tutti noi! Ancora credete che le parole pronunciate a Dicembre 2012 dall'Avv. Camisa siano vicine all'avverarsi e che da Luglio i dedapeople sopravvissuti assisteranno a un nuovo rinascimento? Auguri!!!!
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