lunedì 22 dicembre 2014

DDway e Dedagroup: il piano industriale va avanti, ma avanti verso dove?

Sono passati due anni da quando siamo diventati, nostro malgrado, Dedapeople e cosa abbiamo ottenuto? Qualcuno dice che ci è stato garantito il posto di lavoro e lo stipendio che, senza Dedagroup, non avremmo altrimenti avuto. Nessuno può riavvolgere il nastro del tempo e vedere come sarebbe andata. Di certo ci sono solo i fatti, quelli si inconfutabili e, ad oggi, i fatti parlano di tagli, tagli, ancora tagli e tante meschinerie:

  • 200 persone circa sono state costrette a lasciare l'Azienda; si lo so qualcuno dirà che chi ha accettato il licenziamento lo ha fatto di sua "spintanea" volontà....ma provate voi a vivere con 900€ al mese quando avete dei figli da mantenere e un mutuo/affitto da pagare e poi mi dite quanta volontà poteva esserci in quelle scelte
  • alle persone rimaste sono stati ridotti i buoni pasto del 30%, azzerate le ore di permesso per visite mediche, tolta la polizza sanitaria e costretti a vivere nella paura di finire in cassa non appena la commessa sulla quale fatturano dovesse finire 
  • si è permesso a (pseudo)manager, la cui storia è li a testimoniare la loro assoluta incapacità, di eliminare tutte le voci del dissenso, in particolar modo quelle che erano a conoscenza di come dall'alto si possano sempre far tornare i numeri a fine trimestre/anno a dispetto dei dati reali
  • si continua a mandare via persone riconosciute dal mercato per appropriarsi di quei fatturati e con questi garantire ancora qualche mese di sopravvivenza a sé stessi e ai propri fedeli amici
Ecco tutto questo è diventata DDway sotto la guida del duo Gianni&Gianni (Camisa e Pirola) vecchi compagni di merende in IBM. Il tutto condito con arroganza e menzogne della peggiore specie. Parole come piano industriale, investimenti, crescita del gruppo non trovano alcun riscontro nei numeri di DDway che inesorabilmente continua a perdere quote di mercato anche là dove prima era un riferimento (su tutti i settori del Fashion e del Banking). 

Del resto perché essere sorpresi: è sufficiente interrogare il web per scoprire che il nostro futuro è già scritto e che in Dedagroup il duo G&G sta ripetendo quanto già fatto nelle altre realtà prima (Almaviva e Ocè solo per citarne alcune) e in Dedagroup recentemente: sempre e soltanto dichiarazioni su fantomatici piani industriali nei quali si disegna un futuro radioso per la società del momento accompagnati sempre e soltanto da inevitabili riduzioni del personale e riduzione dei costi. Per quanto mi sia sforzato non sono riuscito a trovare sul web nessuna recensione positiva sul duo G&G, eccezion fatta, ovviamente, per le molte marchette editoriali sparse qua e là.

"Un popolo senza memoria è un popolo senza un futuro" diceva L. Sepulveda; ma guardare al passato richiede coraggio e, soprattutto, la forza di non abbassare la testa. Noi ce l'abbiamo? Ricordate che "chi pecora si fa il lupo se la mangia".

Auguri di buone feste zavorre!

lunedì 17 novembre 2014

Un uccellino mi ha raccontato ...

"Quante squallide figure che attraversano il paese
come è misera la vita negli abusi di potere." (F. Battiato)

mercoledì 17 settembre 2014

giovedì 31 luglio 2014

"pacta sunt servanda"

Avv. Camisa, 

spero vorrà avere la compiacenza di correggermi se sono in errore: mi pare di ricordare che, lo scorso Novembre, sia stato proprio Lei ad affermare con veemenza che i patti devono essere rispettati. Mi sbaglio?

Ecco, nel caso non fosse stato informato, mi permetto di portare alla Sua attenzione che proprio una delle Aziende del Gruppo da Lei diretto, la DDway, non ha rispettato i patti; mi riferisco, in particolare, a quanto previsto alla voce "Trattamento economico lavoratori in CIGS non soggetti a rotazione" dell'accordo siglato, per Suo conto, dall'Ing. Pirola con le OO.SS. lo scorso anno.

Non ho motivo alcuno di pensare che Lei voglia permettere che qualcuno si faccia gioco delle Sue stesse parole e, quindi, convinto si sia trattato solo di un banale disguido, confido in un Suo pronto intervento per sanare la questione affinché, veramente, si possa dire "pacta sunt servanda".

martedì 22 luglio 2014

Grazie Ing. Pirola

Grazie per avermi fatto ridere come non accadeva da tempo ... i fattori correttivi della griglia degli incentivi, da soli, meriterebbero un Oscar!!!
Chissà che domani al Ministero non ci scappi un'altra risata :-)

mercoledì 9 luglio 2014

"Stanno seriamente lavorando ...."

Al Ministero del Lavoro, si sta tenendo in queste ore il primo incontro tra l'Azienda e i sindacati per trovare una soluzione alla richiesta di mobilità, diversa dai licenziamenti. Al di là delle posizioni ideologiche o di comodo presenti al tavolo delle trattative, i dati sulla "disoccupazione di lungo periodo", presentati pochi giorni fa da AgenParl, dovrebbero essere ben presenti quando si parla di "soluzioni".

"AgenParl: la disoccupazione di lungo periodo e la durata media della ricerca di un lavoro arriva, nel 2013, a circa 27 mesi per gli over 50 (sei in più rispetto al totale dei disoccupati)."

I dati confermano in maniera inequivocabile che le richieste avanzate dai lavoratori, più tempo e più formazione per riqualificarsi/ricollocarsi, non sono scuse per "differire" nel tempo la soluzione finale ma sono figlie dell'attuale situazione in cui versa il mercato del lavoro. 

Mi auguro che, al di là delle posizioni rigide (di facciata?) fin qui tenute dall'Azienda, possa prevalere un confronto reale e costruttivo per il futuro di 149 famiglie.

mercoledì 25 giugno 2014

Metafora calcistica ...

"Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre." (W. Churchill)

e noi, come abbiamo deciso di perdere il nostro posto di lavoro?

venerdì 6 giugno 2014

Incuriosito

Le RSU hanno convocato per lunedì mattina l'assemblea alla quale parteciperanno anche le OO.SS. non so perché ma ho come l'impressione che qualcosa si stia muovendo ...

venerdì 30 maggio 2014

Ancora mobilità e ancora tante domande ...

Non ho ancora avuto il piacere di leggere il testo della nuova procedura di mobilità; mi chiedo quali segreti contenga per non essere resa disponibile alle persone che la subiscono. 

Da quel poco che trapela, sembra che l'Azienda abbia delineato uno scenario dalle tinte molto fosche, sia per quanto riguarda le prospettive di crescita del mercato IT che delle singole Market Line; mi chiedo allora come mai escano simili articoli Datamanager - Dedagroup risultati 2013 che dipingono una realtà, aziendale e di gruppo, tutt'altro che negativa.

L'Azienda avrebbe, inoltre, dichiarato che le misure adottate fino ad ora (CIGS più mobilità incentivata) non sono state sufficienti al punto da rendere non più differibile la riduzione definitiva degli esuberi pena la sopravvivenza stessa dell'Aziendase questo è lo scenario delineato, mi fate capire il motivo degli incontri che si sono tenuti e si terranno tra le OO.SS., le RSU e l'Azienda? 

Non voglio essere frainteso: sicuramente ritengo legittimo che le parti sociali facciano di tutto per tentare di spostare nel tempo lo spettro dei licenziamenti, mi chiedo solo se qualcuno gli abbia spiegato che i posti di lavoro si salvano (anche solo in parte), non allungando i tempi dell'agonia, ma solo qualora l'Azienda accettasse di trasformare gli esuberi da strutturali in momentanei e, di conseguenza, definisse un percorso di ricollocazione per gli stessi. Un percorso aperto a tutte le opzioni possibili senza escluderne alcuna; a titolo di esempio: riqualificare tramite seri percorsi formativi; ridefinire ruoli, adattare professionalità e compensi alle mutate condizioni; assorbire parte delle persone in altre realtà del Gruppo e non solo in Dedagroup; incentivare realmente (non solo economicamente) chi vuole mettersi in gioco in altre situazioni e potrei continuare ancora per molto.

Il punto centrale che dovremmo capire tutti è che per dialogare bisogna essere in due e io, forse mi sbaglierò, ho come l'impressione che l'Azienda non abbia nessuna voglia di dialogare ma stia solo cercando di prendere tempo. Tempo che le permetterà, come già accaduto lo scorso anno, di portarci esattamente dove ha già deciso senza che le acque si agitino troppo, senza che si alzi troppo fango intorno al nome Dedagroup, se no come farebbero a vincere, anche il prossimo anno, l'ambito riconoscimento Top-Employers per "le condizioni di lavoro offerte ai dipendenti"?

Credo sia giunto il momento che l'Azienda si assuma il coraggio delle proprie decisioni e sia coerente con quello che ha dichiarato: se gli esuberi sono strutturali e, quindi, inevitabili, si imbocchi senza indugi la strada del licenziamento collettivo in linea con le parole del Presidente di Confindustria pronunciate ieri in occasione dell'Assemblea annuale: "abbiamo bisogno di due strumenti: la cassa integrazione, per rispondere alle crisi in cui si possa prevedere un recupero di attività, e l'assicurazione sociale per l'impiego (ASPI) per chi cerca in modo realmente attivo una nuova occupazione".

Credo che dopo il trattamento sin qui ricevuto sia il minimo che ci meritiamo: chiarezza. Purtroppo, sono convinto che, invece, continueranno a prenderci in giro come hanno sempre fatto

Ovviamente resterò qui, in attesa degli eventi e felicissimo di essere smentito.

giovedì 1 maggio 2014

"Ancora una volta ho rimasto solo ..." (Don Backy)

Il 30 Aprile, alla fine, è arrivato e un gran numero di colleghi è sceso dalla nave.

Qualcuno, una voce fastidiosa, dirà che è stata una libera scelta, che nessuno li ha obbligati ad accettare. Bene a quel qualcuno dico: se questo ti fa stare più sereno e dormire la notte, allora pensalo pure.

So bene, sappiamo tutti molto bene, che per la maggior parte non si è trattato di una libera scelta. Non mi sento di giudicare le scelte di nessuno, ma in cuor mio ho sperato che in pochi accettassero il ricatto messo in piedi dalla triade Podini, Camisa & Pirola. Riesco a gioire solo per quelli ai quali è riuscito il colpaccio, per gli altri provo umana e sincera compassione (nel senso dell'etimologia latina cum patior - soffro con). Sono stati costretti a barattare il proprio posto di lavoro per quattro soldi e questo non è giusto. Sento già quella voce dire che "la vita non è giusta". A quel qualcuno mi sento di dire: ricordati che le ingiustizie fatte, prima o poi, si pagano, tutte.

Adesso, a noi ultime zavorre, il compito di combattere il secondo round. A chi dice che siamo pochi rispondo: non sottovalutateci siamo pochi vero ma siamo inc....ti e sarà molto più facile mobilitarci.
Questa volta abbiamo il vantaggio di conoscere il nostro avversario e i suoi punti deboli. Fino ad oggi siamo stati (troppo) accondiscendenti con i desiderata dell'Azienda. Credo sia giunta l'ora di farci sentire e combattere per quello che ci spetta.

Forza zavorre, in piedi, la campanella del secondo round è suonata!

domenica 20 aprile 2014

Evangelism: the future belongs to people who can spread ideas

C'è silenzio in DDway e poco trapela di ciò che si sta preparando dietro le quinte per le zavorre superstiti. Il 30 Aprile è, infatti, l'ultimo giorno per aderire all'offerta fatta dall'Azienda e scendere volontariamente dalla nave. In molti hanno aderito, in molti hanno preferito declinare l'offerta. Chi avrà fatto bene, chi avrà sbagliato, solo il tempo lo dirà. 
Al momento giungono solo alcune voci secondo le quali le RSU stanno faticosamente cercando di ottenere le attività di formazione previste dall'accordo sulla CIGS, mentre altre voci dicono che si stanno già gettando le basi della prossima trattativa. Immagino che a breve sapremo qualcosa di più.

Anche se con ampio, e forse colpevole, ritardo, ho approfittato del periodo pasquale per vedere le registrazioni di Ignition 2014. Mi è bastato assistere ai primi due interventi per rendermi conto che quasi 9 mesi hanno scavato un solco profondo tra me e il mondo DDway. Spero di non mancare di rispetto al lavoro di nessuno ma, sinceramente, i toni trionfalistici usati dal Presidente e dall'Amm.re Delegato proprio non sono riuscito a sentirli veri e quindi miei. Mi chiedo quanti dei presenti, quando applaudivano, lo facessero per reale convinzione o perché attori (in)consapevoli dello spettacolo che stava andando in scena. Ho trovato, poi, di pessimo gusto che le parole di Calamandrei siano state usate quale bieco spot pubblicitario per l'imminente aumento di capitale riservato ai dedapeople. Sentir parlare di "diritto dell'uomo ad un lavoro giustamente retribuito" da parte di chi, solo pochi mesi fa, questo diritto ha tolto a molti di noi, se non fosse tragicamente vero, sarebbe uno sketch degno del peggior avanspettacoloMi chiedo con quale fiducia i dedapeople potranno mai affidare i propri risparmi a chi dice una cosa e, in maniera così palese, fa esattamente l'opposto. Questi sono i personaggi che guidano DDway e da questi io mi sento sempre più lontano e a questi credo di aver dedicato anche troppo tempo.

Auguri per una Pasqua di vera trasformazione a chi si appresta a lasciare la nave, a chi ostinatamente resta zavorra e, forse soprattutto, ai dedapeople.

venerdì 31 gennaio 2014

Generosity: the more you give the more you get

Dopo averli enunciati entriamo nel dettaglio dei 12 punti per migliorare il "management style and behaviour" in DDway


Generosity: the more you give the more you get

Pensando a cosa è accaduto nel recente passato, viene da dire "generosità" questa sconosciuta. Anche sforzandomi, infatti, non sono proprio riuscito a trovare traccia alcuna di generosità nel comportamento tenuto dal vecchio e dal nuovo management di DDway.
Già sento l'Avv. Camisa sostenere che la gestione di una Azienda ha poco a che fare con la generosità; Avvocato mi sento di tranquillizzarLa: non parlo della stretta gestione economica e finanziaria di una Azienda. Mi riferisco, piuttosto, al modo in cui Lei e il Suo management avete trattato i Vostri dipendenti nel corso del 2013, quegli stessi dipendenti che hanno garantito, in passato a CSC e ora a Voi, lauti stipendi. 

Tutto si può dire tranne che li abbiate trattati con generosità:

- non avete trattato con generosità chi, definito 'zavorra' prima, è stato poi 'invitato gentilmente' a togliersi di mezzo costringendolo, in molti casi, a barattare il proprio posto di lavoro per un piatto di minestra per di più senza sale
- non avete certo trattato con generosità chi per ora, 'salvatosi' dalla CIGS, è obbligato a carichi di lavoro ben oltre il normale orario di lavoro e non retribuiti, a causa della 'eliminazione' di molti colleghi dai progetti. Molti vivono nella paura che la commessa possa finire prima che la CIGS si sia conclusa.

Sgombriamo il campo dagli equivoci: sono a favore della libera impresa e della libertà dell'imprenditore di cambiare la squadra dei propri collaboratori al mutare delle necessità aziendali ma tutto questo non può e non deve essere pagato solo dai lavoratori. La libertà di azione però ha un prezzo da pagare soprattutto quando questo prezzo è stato valutato e pagato da altri (leggasi CSC). Altrimenti non si spiegano diversamente i versamenti che avete ricevuto a fine Novembre 2012 per un totale di circa 32.000.000€. Gli stessi soldi che la CSC Corporate ha riportato nel bilancio 2012 come costo della 'italian divestiture' e che si ritrovano nel bilancio di DDway dello scorso anno e sui quali spero che qualcuno, prima o poi, decida di indagare.

Vi sono stati regalati oltre 60.000.000 di euro di fatturato, Vi è stata regalata la presenza presso Clienti che mai Vi sareste sognati di poter raggiungere e Vi sono stati dati i fondi per gestire degnamente la ristrutturazione

Non vi è bastato, all'avidità non c'è mai fine e avete voluto conservare per Voi la parte migliore del piatto disinteressandovi, e in alcuni casi godendo, delle conseguenze che le Vostre azioni avrebbero avuto per le persone. 

C. G. Jung diceva che "si sopravvive di ciò che si riceve, ma si vive di ciò che si dona". Ecco a me non resta che augurarVi, sinceramente, che il Vostro futuro sia pieno di ciò che ci avete donato nel 2013.

mercoledì 1 gennaio 2014

Ritorno al ... lavoro

Mentre alcuni di noi hanno assaporato il dolce sapore del panettone e quello amaro della CIGS, a me è toccato in sorte il destino contrario e cioè tornare a lavoro. No no non mi hanno richiamato, resto in CIGS, tranquilli. Ho solo deciso di raccogliere l'invito dell'Avv. Camisa e, in maniera del tutto gratuita, ho indossato i panni del consulente per indicare come migliorare il "management style and behaviour". Chi ha buona memoria si ricorderà, infatti, che in occasione degli incontri avuti i primi di Novembre presso le sedi di DDway, l'Avvocato aveva manifestato candidamente che mai si sarebbe aspettato di dover "insegnare ai capi a fare i capi" e che ci avrebbe lavorato personalmente. 
Mi sono tornati in mente alcuni passi di un ebook che mi ritrovo spesso a scorrere che a mio parere ben evidenziano gli aspetti maggiormente carenti del management di DDway. Ne riporto solo una parte e nel caso vogliate approfondire l'argomento questo è il link da consultare What matters now - www.sethgodin.com.

- Generosity: the more you give the more you get
- Dignity: the most important thing we can do is treat our fellows with dignity. Creating ways for people to solve their own problems isn’t just an opportunity, it is an obligation
- Vision: this is where great leadership makes all the difference. It is about painting a picture of a better future. When times are tough, vision is the first causality. Before conditions can improve, it is the first thing we must recover
- Enrichment: if you are truly enriching someone’s life, they will typically miss you in their past. You are only as rich as the enrichment you bring to the world around you
- Harmony: harmony is a springboard. Harmony supports teamwork. And teamwork creates energy. An energy that fuels creativity. Harmony creates a workplace where you and all the people around you love to be
- Evangelism: the future belongs to people who can spread ideas
- Compassion: the real way strong communities are built is through the compassion we extend to others. Both to those we know, and to those we don’t know
- Forever: the results of everything you do today will last forever
- Empathy: always treat all others as you would wish to be treated yourself
- Productivity: Don't worry too much about getting things done. Make things happen
- I'm sorry: Mistakes happen. How you apologize matters. Don’t bullshit people - just say “I’m sorry.” And mean it
- Government 2.0: “When the best leader leads, the people say ‘We did it ourselves.’” – Lao Tzu

Sono solo un'umile zavorra e non ho certo la pretesa di pensare che con poche e semplici parole si possano risolvere i tanti e gravi problemi di DDway (e di Dedagroup); mi piace però pensare che se l'Avv. Camisa e il management si lasceranno permeare dai concetti sopra indicati forse il 2014 sarà migliore di quanto non lo sia stato il 2013 per le persone che ancora lavorano in DDway e per le loro famiglie.


Buon 2014 a tutti!