giovedì 1 maggio 2014

"Ancora una volta ho rimasto solo ..." (Don Backy)

Il 30 Aprile, alla fine, è arrivato e un gran numero di colleghi è sceso dalla nave.

Qualcuno, una voce fastidiosa, dirà che è stata una libera scelta, che nessuno li ha obbligati ad accettare. Bene a quel qualcuno dico: se questo ti fa stare più sereno e dormire la notte, allora pensalo pure.

So bene, sappiamo tutti molto bene, che per la maggior parte non si è trattato di una libera scelta. Non mi sento di giudicare le scelte di nessuno, ma in cuor mio ho sperato che in pochi accettassero il ricatto messo in piedi dalla triade Podini, Camisa & Pirola. Riesco a gioire solo per quelli ai quali è riuscito il colpaccio, per gli altri provo umana e sincera compassione (nel senso dell'etimologia latina cum patior - soffro con). Sono stati costretti a barattare il proprio posto di lavoro per quattro soldi e questo non è giusto. Sento già quella voce dire che "la vita non è giusta". A quel qualcuno mi sento di dire: ricordati che le ingiustizie fatte, prima o poi, si pagano, tutte.

Adesso, a noi ultime zavorre, il compito di combattere il secondo round. A chi dice che siamo pochi rispondo: non sottovalutateci siamo pochi vero ma siamo inc....ti e sarà molto più facile mobilitarci.
Questa volta abbiamo il vantaggio di conoscere il nostro avversario e i suoi punti deboli. Fino ad oggi siamo stati (troppo) accondiscendenti con i desiderata dell'Azienda. Credo sia giunta l'ora di farci sentire e combattere per quello che ci spetta.

Forza zavorre, in piedi, la campanella del secondo round è suonata!

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