venerdì 31 luglio 2015

Peccato....


Peccato che non stiamo parlando di un cartone ma di persone in carne e ossa....

Peccato che a qualcuno, per aver "portato a casa" i 300 licenziamenti richiesti, saranno riconosciuti bonus importanti....

Peccato che per fare questo "sporco lavoro" Dedagroup abbia "ufficialmente" intascato 35 milioni di euro....

Peccato che non si verranno mai a sapere alcuni dettagli dell'accordo tra Dedagroup e CSC quali, per esempio, quelli finalizzati a ridurre al minimo il contenzioso verso CSC....

Peccato che qualcuno si accorga solo ora che "nessuno può sentirsi sicuro"....

Già è proprio un gran peccato....buona mobilità a tutti!!!

martedì 28 luglio 2015

Vergogna!!!

Vergogna per non aver fatto un passo indietro e, non dico mostrarvi dispiaciuti, ma per lo meno avreste potuto rispettare la gravità del momento. E, invece, avete mantenuto il solito atteggiamento arrogante di chi si sente nel pieno diritto di fare e disfare come meglio gli aggrada infischiandosene del fatto che i numeri di cui parlate sono in realtà persone con le loro famiglie che nulla hanno fatto per meritarsi tutto questo.

Vergogna perché neanche in questa occasione avete avuto il coraggio di assumervi le vostre responsabilità ma avete preferito addossare la colpa del mancato accordo "ad una radicalizzazione delle richieste delle OO.SS. e delle RSU" che non si sono piegati ai vostri desiderata.

Vergogna perché fino all'ultimo avete mostrato pieno disprezzo verso le leggi da voi tanto osteggiate ma che vi hanno permesso in due anni di portare a compimento il vostro piano scellerato. La proposta che avete avanzato ("concedere" un altro anno di CIGS a fronte della "sottoscrizione di un Accordo di uscita incentivata al 31 Luglio 2016" da parte di un congruo numero di lavoratori) è lì a mostrarlo; diteci da quando gli ammortizzatori sociali dovrebbero servire alle Aziende per esercitare pressioni sui dipendenti invece che essere strumenti per permettere all'Azienda di gestire eventuali situazioni di crisi garantendo i posti di lavoro?

Vergogna per aver continuato a raccontare la favola secondo cui solo l'uscita certa dei lavoratori in esubero avrebbe permesso "alla Azienda di superare definitivamente le attuali difficoltà gestionali ed operative". Le difficoltà sono altre e lo sappiamo tutti, voi molto più che noi.


In questi due anni ho incontrato personalmente molti colleghi che, pur in momenti di enorme difficoltà, non hanno mai abdicato alla propria dignità dimostrando così di essere, molto più di altri, uomini. 

A voi, tutto il mio disprezzo.



domenica 12 luglio 2015

Fin troppo facile...

...dopo due anni abbiamo imparato a conoscere i nostri polli.

Per non essere sempre di parte, questa volta, riporto le parole di un collega che sintetizza quanto illustrato dalle RSU e OO.SS. nell'assemblea dei lavoratori di Roma della settimana scorsa in merito all'incontro avuto con l'Azienda il 3 Luglio.

"Riassunto della riunione: assolutamente nulla di nuovo. L'azienda continua a far uscire persone a piacimento anche quelle che hanno lavorato fino al giorno precedente. Anzi si scopre che potrebbe licenziarne il doppio perché quelli usciti adesso lo stanno facendo con la vecchia mobilita non decurtando il numero di 129. Nessuna azione decisa e si registra la solita assenza dei colleghi che lavorano che fino ad oggi non sono interessati ma potrebbero esserlo da domani e ancora non se ne rendono conto vista l'assenza di qualsiasi investimento a livello commerciale!"

Il collega che non è una zavorra su cosa punta il dito? 

Da una parte sul fatto che il teatrino della cosiddetta trattativa è sempre lo stesso da due anni a questa parte: solite (finte) minacce da parte dell'Ing. Pirola (andiamo ai licenziamenti) e solito accordo finale tanto caro all'Azienda.

Dall'altra riporta l'attenzione su quanto disse l'Avv. Camisa appena insediato nel Dicembre 2012. Tra le tante cose, ci informò, infatti, che sia Dedagroup che DDway avevano un problema commerciale. I presenti pensarono: finalmente qualcuno se ne è accorto e, quindi, farà qualcosa per risolvere il problema. 

Se dopo due anni la percezione "degli interni" è ancora la stessa, mi viene da pensare che nulla sia stato fatto in tal senso; se qualcuno pensa che sia solo una sensazione, dia un'occhiata al fatturato di DDway in questi due anni e, intanto, le persone continuano a uscire. 

Venghino signori venghino, donne, uomini, giovani, meno giovani, categorie protette e non, non abbiate paura, accostatevi con fiducia c'è un'offerta per tutti (basta che vi togliate di mezzo)!

venerdì 3 luglio 2015

Vediamo se indovino...

Oggi a Milano è previsto un ulteriore incontro tra Dedagroup e le OO.SS. in merito alla procedura di mobilità aperta a Maggio scorso per oltre 100 lavoratori di DDway.
La volta scorsa l'Azienda aveva illustrato i risultati del sondaggio fatto per capire chi tra le zavorre fosse disponibile a valutare un'offerta economica per togliere il disturbo e chi no. L'Ing. Pirola ci aveva riferito che il numero delle zavorre disponibili era ancora insufficiente rispetto ai desiderata dell'Azienda e che nei giorni a seguire si sarebbe consultato con l'Avv. Camisa per definire i prossimi passi; nel frattempo non ci sarebbero stati altri incontri con le zavorre né ci sarebbero state nuove offerte economiche.

Ancora una volta, alle parole sono seguiti fatti completamente diversi:

- gli incontri con le zavorre che si erano dichiarate disponibili ci sono stati
- sono state fatte nuove offerte economiche che, in alcuni casi, possiamo cominciare a definire tali al punto che in molti (purtroppo) hanno accettato

Stando così le cose, è fin troppo facile immaginare cosa ci sentiremo dire oggi. E' sufficiente, infatti, invertire la realtà dei fatti per prevedere che:

- le adesioni al piano "uscita incentivata" saranno ritenute ancora insufficienti
- se nei prossimi giorni il numero delle adesioni non crescerà l'Azienda, a fine Luglio, sarà costretta a procedere con i licenziamenti 
l'Azienda ribadirà che, nonostante le continue e ingiustificate critiche che da due anni riceve da molte parti, intende continuare a venire incontro alle richieste fatte dai lavoratori andando ben oltre quanto preventivato 
- le OO.SS. e le RSU, di contro, verranno additate come quelle che, mantenendo un atteggiamento di non collaborazione verso l'Azienda, non fanno il bene dei lavoratori

Dopo le solite e inutili schermaglie di rito, ci saluteremo in attesa che il Ministero del Lavoro fissi la data del prossimo incontro.

Chi scommette?