Agosto 2013 - Agosto 2016: sembra ieri, eppure sono già passati tre anni dalla prima CIGS in DDway ad opera di Dedagroup.
Tutto si può fare ma, come dice Orazio, c'è una misura in tutte le cose. Ci sono regole, scritte e non scritte, che un essere umano dovrebbe sempre rispettare per evitare di cadere negli eccessi.
Giusto per chiarire: non sono più un ragazzino, qualche Azienda l'ho conosciuta, altre situazioni di crisi le ho vissute ma mai, e ripeto mai, ho avuto modo di avere a che fare con personaggi i cui atteggiamenti abbiano travalicato così tanto i paletti del buon senso.
Una ristrutturazione si poteva fare; oggi dico che probabilmente si doveva fare. Ma, appunto, c'è modo e modo di fare le cose. E in questo caso è stato scelto il modo peggiore possibile: supponenza, arroganza, mancanza di dialogo e totale non ascolto delle opinioni altrui.
In più, ebbri delle loro verità e non contenti di quanto compiuto fin qui, continuano a perseguitare chiunque non si pieghi ai loro voleri.
Cosa altro potrei dirLe Avv. Camisa. Nulla, non c'è veramente niente altro da aggiungere, solo attendere.....
P.S. E anche questa volta l'uccellino ha avuto ragione.
lunedì 1 agosto 2016
Est modus in rebus
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sabato 9 gennaio 2016
Inizio anno e buoni propositi
Il 2015 ha (finalmente?) visto la chiusura della lunghissima, per molti dolorosissima, procedura di ristrutturazione in DDway avviata a Marzo del 2013. Non sono in possesso di dati ufficiali ma, stime affidabili, parlano di un totale di circa 320 licenziamenti e di circa 100 persone che, nello stesso periodo, hanno lasciato volontariamente l'Azienda. DDway è stata, quindi, drasticamente ridotta passando dai circa 970 dipendenti acquisiti, ai circa 550 attuali. Non c'è che dire, un ridimensionamento non da poco.
Per me, come per i molti che sono stati toccati dalla ristrutturazione, è probabilmente giunta l'ora di mettersi tutto questo alle spalle e guardare al futuro; futuro che, sinceramente, auguro felice e sorridente sia per chi è ancora in DDway ma soprattutto per chi è stato licenziato e sta pagando sulla propria pelle le scelte sbagliate di un management che sembra non rispondere mai delle proprie azioni.
Non voglio amareggiarmi tornando su argomenti che sono stati sviscerati con abbondanza e dovizia di dettagli in questo blog; come detto è l'ora dei titoli di coda. Non posso però non rivolgere un saluto a chi, negli ultimi tre anni ha ispirato e eseguito l'opera di ristrutturazione e con l'anno nuovo ha lasciato DDway. Della Dott.ssa Pompili ho già detto nel post precedente; a lei si è, infatti, aggiunto l'Ing. Pirola che, ironia della sorte, dopo aver rinnovato a fine Ottobre il suo accordo con Dedagroup, è rimasto vittima, lui stesso, dell'opera di ristrutturazione.
Come detto, avrei voluto chiudere così il sipario su questo blog e mettermi anche io tutto questo alle spalle ma, il solito uccellino mi ha informato che la Dedagroup, nella persona dell'Avv. Gianni Camisa, dopo l'estate, completata la ristrutturazione, avrebbe intentato una denuncia per diffamazione nei confronti dell'autore di questo blog. Il condizionale è d'obbligo perché, al momento, non ho la certezza che ciò risponda al vero. Una tale indiscrezione, se confermata, a mio parere, non farebbe altro che rafforzare, se mai ce ne fosse bisogno, quanto ho avuto modo di osservare e riportare fedelmente su questo blog in questi due anni e mezzo.
Fino ad oggi, tutto quello che mi è stato riportato dall'uccellino ha sempre trovato conferma, sarà così anche questa volta? Se così fosse, non c'è dubbio che tornerete a sentire i miei "cinguettii", altrimenti questo sarà stato il mio ultimo post.
Fino ad oggi, tutto quello che mi è stato riportato dall'uccellino ha sempre trovato conferma, sarà così anche questa volta? Se così fosse, non c'è dubbio che tornerete a sentire i miei "cinguettii", altrimenti questo sarà stato il mio ultimo post.
"Eran trecento, eran giovani e forti e sono morti..."
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lunedì 21 dicembre 2015
"Vox populi, vox Dei"
E' sempre stato così: le prime voci che iniziano a circolare sono quelle più vicine alla verità. Peccato che, spesso, faccia più comodo credere alle smentite che, di li a poco, puntualmente arrivano.
Vediamo alcune di queste "vox populi" circolate negli ultimi tre anni, che sono state puntualmente smentite dai vari soloni di turno (leggasi Direttori) e che, invece, si sono rivelate tutte (drammaticamente) vere:
- la Dott.ssa Pompili è andata a Parigi a presentare un piano di tagli per 400 persone (Aprile 2012)
- CSC è in procinto di vendere le attività in Italia (Luglio 2012)
- attenti, non si è trattato di una vendita ma di un regalo accompagnato, per di più, da tanti soldini, 35 M€ per l'esattezza (Dicembre 2012)
- alcuni tra i Direttori hanno raggiunto un accordo di salvaguardia personale che prevede la loro permanenza all'interno della Società per tre anni (Dicembre 2012)
E' di pochi giorni fa la notizia che la Dott.ssa Pompili, i primi di Dicembre, esattamente 3 anni dopo l'acquisizione, ha rassegnato le dimissioni. Ma, ovviamente, si tratta di semplice casualità, vero?
Per me, è l'ennesima "vox populi" che conferma essere anche "vox Dei".
Quale lezione dovremmo imparare da tutto ciò? Che la prossima volta che una "vox populi" dovesse fare capolino sarebbe il caso di prestarle molta molta attenzione....
P.S. ah, dimenticavo, una "vox populi" molto insistente diceva che, terminata la (prima?) fase di ristrutturazione, si sarebbe proceduto con lo spostamento di parte delle attività ancora presenti in DDway all'interno della capo gruppo Dedagroup mentre in DDway sarebbero rimaste solo le attività di scarso interesse per il Gruppo. A che pro? Probabilmente si verrebbe a configurare un ramo (secco) pronto per essere tagliato o rivenduto.
Solo malignità? Può essere ma, come ho avuto modo di scrivere in un precedente articolo, "A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina".
Chissà se sarà vero anche in questo caso; intanto con una cessione di ramo d'Azienda, dal primo Gennaio 2016, le persone di staff della DDway transiteranno in Dedagroup. "Intelligenti pauca".....
Vediamo alcune di queste "vox populi" circolate negli ultimi tre anni, che sono state puntualmente smentite dai vari soloni di turno (leggasi Direttori) e che, invece, si sono rivelate tutte (drammaticamente) vere:
- la Dott.ssa Pompili è andata a Parigi a presentare un piano di tagli per 400 persone (Aprile 2012)
- CSC è in procinto di vendere le attività in Italia (Luglio 2012)
- attenti, non si è trattato di una vendita ma di un regalo accompagnato, per di più, da tanti soldini, 35 M€ per l'esattezza (Dicembre 2012)
- alcuni tra i Direttori hanno raggiunto un accordo di salvaguardia personale che prevede la loro permanenza all'interno della Società per tre anni (Dicembre 2012)
E' di pochi giorni fa la notizia che la Dott.ssa Pompili, i primi di Dicembre, esattamente 3 anni dopo l'acquisizione, ha rassegnato le dimissioni. Ma, ovviamente, si tratta di semplice casualità, vero?
Per me, è l'ennesima "vox populi" che conferma essere anche "vox Dei".
Quale lezione dovremmo imparare da tutto ciò? Che la prossima volta che una "vox populi" dovesse fare capolino sarebbe il caso di prestarle molta molta attenzione....
P.S. ah, dimenticavo, una "vox populi" molto insistente diceva che, terminata la (prima?) fase di ristrutturazione, si sarebbe proceduto con lo spostamento di parte delle attività ancora presenti in DDway all'interno della capo gruppo Dedagroup mentre in DDway sarebbero rimaste solo le attività di scarso interesse per il Gruppo. A che pro? Probabilmente si verrebbe a configurare un ramo (secco) pronto per essere tagliato o rivenduto.
Solo malignità? Può essere ma, come ho avuto modo di scrivere in un precedente articolo, "A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina".
Chissà se sarà vero anche in questo caso; intanto con una cessione di ramo d'Azienda, dal primo Gennaio 2016, le persone di staff della DDway transiteranno in Dedagroup. "Intelligenti pauca".....
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lunedì 7 dicembre 2015
7 Dicembre 2012 - 7 Dicembre 2015
Fase 1 (30 Novembre 2012 - attuale): "questo è uno che crede di fare del bene al mondo e a se stesso facendo una delle cose più spregevoli....si spregevoli non me ne viene un altro"; "io ho fatto questo perché ho sempre sperato che andasse in una maniera"
Fase 2 (auspicabile): "ma in questa maniera non c'è mai andato"; "è uno che comincia a sognare ad occhi aperti"
Lo so chiedo troppo ma si avvicina il nuovo anno e sono un inguaribile ottimista: voglio sperare che quanto non è accaduto sino ad ora possa accadere il prossimo anno.
P.S. chi non si ricordasse perché nel titolo ci sia il 7 Dicembre, può leggere Milano, 30 Novembre 2012 ore 20.37
Fase 2 (auspicabile): "ma in questa maniera non c'è mai andato"; "è uno che comincia a sognare ad occhi aperti"
Lo so chiedo troppo ma si avvicina il nuovo anno e sono un inguaribile ottimista: voglio sperare che quanto non è accaduto sino ad ora possa accadere il prossimo anno.
P.S. chi non si ricordasse perché nel titolo ci sia il 7 Dicembre, può leggere Milano, 30 Novembre 2012 ore 20.37
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venerdì 31 luglio 2015
Peccato....
Peccato che non stiamo parlando di un cartone ma di persone in carne e ossa....
Peccato che a qualcuno, per aver "portato a casa" i 300 licenziamenti richiesti, saranno riconosciuti bonus importanti....
Peccato che per fare questo "sporco lavoro" Dedagroup abbia "ufficialmente" intascato 35 milioni di euro....
Peccato che non si verranno mai a sapere alcuni dettagli dell'accordo tra Dedagroup e CSC quali, per esempio, quelli finalizzati a ridurre al minimo il contenzioso verso CSC....
Peccato che qualcuno si accorga solo ora che "nessuno può sentirsi sicuro"....
Già è proprio un gran peccato....buona mobilità a tutti!!!
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martedì 28 luglio 2015
Vergogna!!!
Vergogna per non aver fatto un passo indietro e, non dico mostrarvi dispiaciuti, ma per lo meno avreste potuto rispettare la gravità del momento. E, invece, avete mantenuto il solito atteggiamento arrogante di chi si sente nel pieno diritto di fare e disfare come meglio gli aggrada infischiandosene del fatto che i numeri di cui parlate sono in realtà persone con le loro famiglie che nulla hanno fatto per meritarsi tutto questo.
Vergogna perché neanche in questa occasione avete avuto il coraggio di assumervi le vostre responsabilità ma avete preferito addossare la colpa del mancato accordo "ad una radicalizzazione delle richieste delle OO.SS. e delle RSU" che non si sono piegati ai vostri desiderata.
Vergogna perché fino all'ultimo avete mostrato pieno disprezzo verso le leggi da voi tanto osteggiate ma che vi hanno permesso in due anni di portare a compimento il vostro piano scellerato. La proposta che avete avanzato ("concedere" un altro anno di CIGS a fronte della "sottoscrizione di un Accordo di uscita incentivata al 31 Luglio 2016" da parte di un congruo numero di lavoratori) è lì a mostrarlo; diteci da quando gli ammortizzatori sociali dovrebbero servire alle Aziende per esercitare pressioni sui dipendenti invece che essere strumenti per permettere all'Azienda di gestire eventuali situazioni di crisi garantendo i posti di lavoro?
Vergogna per aver continuato a raccontare la favola secondo cui solo l'uscita certa dei lavoratori in esubero avrebbe permesso "alla Azienda di superare definitivamente le attuali difficoltà gestionali ed operative". Le difficoltà sono altre e lo sappiamo tutti, voi molto più che noi.
In questi due anni ho incontrato personalmente molti colleghi che, pur in momenti di enorme difficoltà, non hanno mai abdicato alla propria dignità dimostrando così di essere, molto più di altri, uomini.
A voi, tutto il mio disprezzo.
Vergogna perché neanche in questa occasione avete avuto il coraggio di assumervi le vostre responsabilità ma avete preferito addossare la colpa del mancato accordo "ad una radicalizzazione delle richieste delle OO.SS. e delle RSU" che non si sono piegati ai vostri desiderata.
Vergogna perché fino all'ultimo avete mostrato pieno disprezzo verso le leggi da voi tanto osteggiate ma che vi hanno permesso in due anni di portare a compimento il vostro piano scellerato. La proposta che avete avanzato ("concedere" un altro anno di CIGS a fronte della "sottoscrizione di un Accordo di uscita incentivata al 31 Luglio 2016" da parte di un congruo numero di lavoratori) è lì a mostrarlo; diteci da quando gli ammortizzatori sociali dovrebbero servire alle Aziende per esercitare pressioni sui dipendenti invece che essere strumenti per permettere all'Azienda di gestire eventuali situazioni di crisi garantendo i posti di lavoro?
Vergogna per aver continuato a raccontare la favola secondo cui solo l'uscita certa dei lavoratori in esubero avrebbe permesso "alla Azienda di superare definitivamente le attuali difficoltà gestionali ed operative". Le difficoltà sono altre e lo sappiamo tutti, voi molto più che noi.
In questi due anni ho incontrato personalmente molti colleghi che, pur in momenti di enorme difficoltà, non hanno mai abdicato alla propria dignità dimostrando così di essere, molto più di altri, uomini.
A voi, tutto il mio disprezzo.
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domenica 12 luglio 2015
Fin troppo facile...
...dopo due anni abbiamo imparato a conoscere i nostri polli.
Per non essere sempre di parte, questa volta, riporto le parole di un collega che sintetizza quanto illustrato dalle RSU e OO.SS. nell'assemblea dei lavoratori di Roma della settimana scorsa in merito all'incontro avuto con l'Azienda il 3 Luglio.
"Riassunto della riunione: assolutamente nulla di nuovo. L'azienda continua a far uscire persone a piacimento anche quelle che hanno lavorato fino al giorno precedente. Anzi si scopre che potrebbe licenziarne il doppio perché quelli usciti adesso lo stanno facendo con la vecchia mobilita non decurtando il numero di 129. Nessuna azione decisa e si registra la solita assenza dei colleghi che lavorano che fino ad oggi non sono interessati ma potrebbero esserlo da domani e ancora non se ne rendono conto vista l'assenza di qualsiasi investimento a livello commerciale!"
Il collega che non è una zavorra su cosa punta il dito?
Da una parte sul fatto che il teatrino della cosiddetta trattativa è sempre lo stesso da due anni a questa parte: solite (finte) minacce da parte dell'Ing. Pirola (andiamo ai licenziamenti) e solito accordo finale tanto caro all'Azienda.
Dall'altra riporta l'attenzione su quanto disse l'Avv. Camisa appena insediato nel Dicembre 2012. Tra le tante cose, ci informò, infatti, che sia Dedagroup che DDway avevano un problema commerciale. I presenti pensarono: finalmente qualcuno se ne è accorto e, quindi, farà qualcosa per risolvere il problema.
Se dopo due anni la percezione "degli interni" è ancora la stessa, mi viene da pensare che nulla sia stato fatto in tal senso; se qualcuno pensa che sia solo una sensazione, dia un'occhiata al fatturato di DDway in questi due anni e, intanto, le persone continuano a uscire.
Venghino signori venghino, donne, uomini, giovani, meno giovani, categorie protette e non, non abbiate paura, accostatevi con fiducia c'è un'offerta per tutti (basta che vi togliate di mezzo)!
Per non essere sempre di parte, questa volta, riporto le parole di un collega che sintetizza quanto illustrato dalle RSU e OO.SS. nell'assemblea dei lavoratori di Roma della settimana scorsa in merito all'incontro avuto con l'Azienda il 3 Luglio.
"Riassunto della riunione: assolutamente nulla di nuovo. L'azienda continua a far uscire persone a piacimento anche quelle che hanno lavorato fino al giorno precedente. Anzi si scopre che potrebbe licenziarne il doppio perché quelli usciti adesso lo stanno facendo con la vecchia mobilita non decurtando il numero di 129. Nessuna azione decisa e si registra la solita assenza dei colleghi che lavorano che fino ad oggi non sono interessati ma potrebbero esserlo da domani e ancora non se ne rendono conto vista l'assenza di qualsiasi investimento a livello commerciale!"
Il collega che non è una zavorra su cosa punta il dito?
Da una parte sul fatto che il teatrino della cosiddetta trattativa è sempre lo stesso da due anni a questa parte: solite (finte) minacce da parte dell'Ing. Pirola (andiamo ai licenziamenti) e solito accordo finale tanto caro all'Azienda.
Dall'altra riporta l'attenzione su quanto disse l'Avv. Camisa appena insediato nel Dicembre 2012. Tra le tante cose, ci informò, infatti, che sia Dedagroup che DDway avevano un problema commerciale. I presenti pensarono: finalmente qualcuno se ne è accorto e, quindi, farà qualcosa per risolvere il problema.
Se dopo due anni la percezione "degli interni" è ancora la stessa, mi viene da pensare che nulla sia stato fatto in tal senso; se qualcuno pensa che sia solo una sensazione, dia un'occhiata al fatturato di DDway in questi due anni e, intanto, le persone continuano a uscire.
Venghino signori venghino, donne, uomini, giovani, meno giovani, categorie protette e non, non abbiate paura, accostatevi con fiducia c'è un'offerta per tutti (basta che vi togliate di mezzo)!
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venerdì 3 luglio 2015
Vediamo se indovino...
Oggi a Milano è previsto un ulteriore incontro tra Dedagroup e le OO.SS. in merito alla procedura di mobilità aperta a Maggio scorso per oltre 100 lavoratori di DDway.
La volta scorsa l'Azienda aveva illustrato i risultati del sondaggio fatto per capire chi tra le zavorre fosse disponibile a valutare un'offerta economica per togliere il disturbo e chi no. L'Ing. Pirola ci aveva riferito che il numero delle zavorre disponibili era ancora insufficiente rispetto ai desiderata dell'Azienda e che nei giorni a seguire si sarebbe consultato con l'Avv. Camisa per definire i prossimi passi; nel frattempo non ci sarebbero stati altri incontri con le zavorre né ci sarebbero state nuove offerte economiche.
- gli incontri con le zavorre che si erano dichiarate disponibili ci sono stati
- sono state fatte nuove offerte economiche che, in alcuni casi, possiamo cominciare a definire tali al punto che in molti (purtroppo) hanno accettato
Stando così le cose, è fin troppo facile immaginare cosa ci sentiremo dire oggi. E' sufficiente, infatti, invertire la realtà dei fatti per prevedere che:
- le adesioni al piano "uscita incentivata" saranno ritenute ancora insufficienti
- se nei prossimi giorni il numero delle adesioni non crescerà l'Azienda, a fine Luglio, sarà costretta a procedere con i licenziamenti
- l'Azienda ribadirà che, nonostante le continue e ingiustificate critiche che da due anni riceve da molte parti, intende continuare a venire incontro alle richieste fatte dai lavoratori andando ben oltre quanto preventivato
- le OO.SS. e le RSU, di contro, verranno additate come quelle che, mantenendo un atteggiamento di non collaborazione verso l'Azienda, non fanno il bene dei lavoratori
Dopo le solite e inutili schermaglie di rito, ci saluteremo in attesa che il Ministero del Lavoro fissi la data del prossimo incontro.
Chi scommette?
La volta scorsa l'Azienda aveva illustrato i risultati del sondaggio fatto per capire chi tra le zavorre fosse disponibile a valutare un'offerta economica per togliere il disturbo e chi no. L'Ing. Pirola ci aveva riferito che il numero delle zavorre disponibili era ancora insufficiente rispetto ai desiderata dell'Azienda e che nei giorni a seguire si sarebbe consultato con l'Avv. Camisa per definire i prossimi passi; nel frattempo non ci sarebbero stati altri incontri con le zavorre né ci sarebbero state nuove offerte economiche.
Ancora una volta, alle parole sono seguiti fatti completamente diversi:
- gli incontri con le zavorre che si erano dichiarate disponibili ci sono stati
- sono state fatte nuove offerte economiche che, in alcuni casi, possiamo cominciare a definire tali al punto che in molti (purtroppo) hanno accettato
Stando così le cose, è fin troppo facile immaginare cosa ci sentiremo dire oggi. E' sufficiente, infatti, invertire la realtà dei fatti per prevedere che:
- le adesioni al piano "uscita incentivata" saranno ritenute ancora insufficienti
- se nei prossimi giorni il numero delle adesioni non crescerà l'Azienda, a fine Luglio, sarà costretta a procedere con i licenziamenti
- l'Azienda ribadirà che, nonostante le continue e ingiustificate critiche che da due anni riceve da molte parti, intende continuare a venire incontro alle richieste fatte dai lavoratori andando ben oltre quanto preventivato
- le OO.SS. e le RSU, di contro, verranno additate come quelle che, mantenendo un atteggiamento di non collaborazione verso l'Azienda, non fanno il bene dei lavoratori
Dopo le solite e inutili schermaglie di rito, ci saluteremo in attesa che il Ministero del Lavoro fissi la data del prossimo incontro.
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domenica 14 giugno 2015
Pena per il professionista, nessuna comprensione per l'uomo
Non credo che tra i compiti di un Direttore del Personale ci sia anche quello di "aguzzino". Come definire altrimenti quanto accaduto durante alcuni incontri tra l'Azienda e noi zavorre. L'Ing. Pirola, infatti, ha abbandonato i toni amichevoli sin qui tenuti per indossare quelli di "spietato carnefice". I suoi padroni, evidentemente, gli hanno chiesto altre teste perché non si accontentano di aver raggiunto l'obiettivo iniziale di 320 esuberi (per chiarimenti leggi Obiettivo raggiunto!!!). Sconfessando per l'ennesima volta le dichiarazioni fatte, hanno alzato il tiro e vogliono ora altre 80 teste per tagliare in tutto 400 persone.
Chi ha buona memoria ricorderà che il numero 400 non è una novità: nel Maggio 2012, infatti, la allora COO di CSC Italia (fresca di nomina) Dott.ssa Stefania Pompili fu chiamata a predisporre un piano vòlto a far ripartire la dissestata realtà italiana (che per inciso lei stessa aveva per larga parte contribuito a creare). Nessuno di noi comuni mortali ha mai avuto modo di conoscere i dettagli di quel piano; del piano trapelò soltanto il numero totale di esuberi, 400 appunto. Conoscendo la storia in CSC Italia della Dott.ssa Pompili, nessuno si è mai stupito del fatto che Mike Lawrie e Claude Czechowski (all'epoca il primo, Presidente e CEO di CSC Corporate e il secondo, Presidente della South & West Region di CSC in Europa) lo abbiano ritenuto talmente privo di valore e con nessuna possibilità di riuscita da decidere per il classico "Morte a Sansone e a tutti i filistei" e la conseguente "vendita" a Dedagroup.
Tornando al motivo di questo post, approfitto per esprimere la mia solidarietà e il mio supporto a chi, zavorra come me, ha dovuto subire anche questa ennesima "tortura" ed esorto tutti a non mollare, ora più che mai; inoltre supportiamo le RSU/OO.SS. e, se già non lo avete fatto, consultate un buon avvocato, scoprirete così che quanto affermato da Pirola in tema di trasferimenti di sede è pura fantasia.
Per concludere, so bene che l'Ing. Pirola, per molti di noi, incarna il male assoluto ma permettetemi di provare profonda pena per il professionista assoldato per un simile compito, indegno per chi lo esegue ma ancor di più per i suoi mandanti (Ing. Podini, Avv. Camisa e Dott.ssa Pompili).
Non riesco però a comprendere l'uomo Giovanni Pirola che, alla soglia dei 70 anni e con tanti e gravi problemi personali alle spalle, si presta a tutto ciò. I mandanti, si sa, lo fanno per accrescere potere e conto in banca.
Chi ha buona memoria ricorderà che il numero 400 non è una novità: nel Maggio 2012, infatti, la allora COO di CSC Italia (fresca di nomina) Dott.ssa Stefania Pompili fu chiamata a predisporre un piano vòlto a far ripartire la dissestata realtà italiana (che per inciso lei stessa aveva per larga parte contribuito a creare). Nessuno di noi comuni mortali ha mai avuto modo di conoscere i dettagli di quel piano; del piano trapelò soltanto il numero totale di esuberi, 400 appunto. Conoscendo la storia in CSC Italia della Dott.ssa Pompili, nessuno si è mai stupito del fatto che Mike Lawrie e Claude Czechowski (all'epoca il primo, Presidente e CEO di CSC Corporate e il secondo, Presidente della South & West Region di CSC in Europa) lo abbiano ritenuto talmente privo di valore e con nessuna possibilità di riuscita da decidere per il classico "Morte a Sansone e a tutti i filistei" e la conseguente "vendita" a Dedagroup.
Che qualcuno continui a dare credito a quel piano e alla sua ideatrice è un mistero che neanche i 35M€ ricevuti in regalo potranno mai spiegare.
Tornando al motivo di questo post, approfitto per esprimere la mia solidarietà e il mio supporto a chi, zavorra come me, ha dovuto subire anche questa ennesima "tortura" ed esorto tutti a non mollare, ora più che mai; inoltre supportiamo le RSU/OO.SS. e, se già non lo avete fatto, consultate un buon avvocato, scoprirete così che quanto affermato da Pirola in tema di trasferimenti di sede è pura fantasia.
Per concludere, so bene che l'Ing. Pirola, per molti di noi, incarna il male assoluto ma permettetemi di provare profonda pena per il professionista assoldato per un simile compito, indegno per chi lo esegue ma ancor di più per i suoi mandanti (Ing. Podini, Avv. Camisa e Dott.ssa Pompili).
Non riesco però a comprendere l'uomo Giovanni Pirola che, alla soglia dei 70 anni e con tanti e gravi problemi personali alle spalle, si presta a tutto ciò. I mandanti, si sa, lo fanno per accrescere potere e conto in banca.
Ma Lei Ing. Pirola, ce lo dice perché lo fa?
"Perché lo fai, puoi rinascere quando vuoi ..."
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mercoledì 27 maggio 2015
"Trattamento economico dei lavoratori in CIGS non soggetti a rotazione"
Ebbene si lo ammetto: a volte mi sbaglio anche io. E quando capita non ho problemi a riconoscerlo pubblicamente. Come sapete, in questo blog ho criticato, spesso anche con forza, gli atteggiamenti e i comportamenti tenuti dall'Avv. Camisa e dall'Ing. Pirola nel corso degli ultimi due anni e mezzo. L'ho sempre fatto, e fino a quando me ne daranno motivo, sempre lo farò, non certo per attaccarli come persone ma in quanto rappresentanti della Dedagroup e, quindi, responsabili dello scempio perpetrato ai danni dei lavoratori della DDway da oltre due anni.
Chi ha buona memoria si ricorderà certamente che nel post del 31 Luglio scorso auspicavo che l'Avv. Camisa avrebbe rispettato i patti sottoscritti con le OO.SS. e le RSU in merito ad uno dei paragrafi dell'accordo siglato al Ministero del Lavoro nel luglio 2013, in particolare quello relativo al "Trattamento economico dei lavoratori in CIGS non soggetti a rotazione".
Per chi non lo ricordasse, l'accordo aveva previsto esplicitamente che ai lavoratori in CIGS per i quali non fosse stato possibile attuare uno o più periodi di rotazione (rientro a lavoro) dovesse essere corrisposto un indennizzo economico una tantum, meglio conosciuto con il nome di "gettone".
Ebbene, il solito uccellino ci ha tenuto ad informarmi che l'Azienda (evidentemente con il bene placito dell'Avv. Camisa), smentendo le iniziali interpretazioni restrittive portate avanti dall'Ing. Pirola (ma non solo da lui), ha provveduto a riconoscere il gettone anche a quelli che erano stati inizialmente esclusi. Peccato solo che tutto ciò non sia avvenuto spontaneamente ma solo dopo la pressione esercitata in tal senso dai legali chiamati ad intervenire dai singoli lavoratori.
Credo che un paio di considerazioni a questo punto siano d'obbligo:
- chi non lo avesse fatto è ancora in tempo per rivolgersi ad un legale per vedere riconosciuti i propri diritti ("gettone" e non solo)
- percorrere la strada del "io ce l'ho più duro" non porta da nessuna parte
E visto che siamo alla vigilia di una serie di incontri personali tra l'Ing. Pirola e le zavorre, chissà che non si possa prendere spunto dal passato per evitare di ripetere gli stessi errori. Al di là delle considerazioni di convenienza personale, sarebbe veramente un bellissimo segno di speranza per il futuro dei lavoratori della DDway e dell'intero Gruppo. Al contrario non riesco a vedere altro che un lento ed inesorabile declino.
P.S. Ma quanto sono fastidiosi questi uccellini....
Chi ha buona memoria si ricorderà certamente che nel post del 31 Luglio scorso auspicavo che l'Avv. Camisa avrebbe rispettato i patti sottoscritti con le OO.SS. e le RSU in merito ad uno dei paragrafi dell'accordo siglato al Ministero del Lavoro nel luglio 2013, in particolare quello relativo al "Trattamento economico dei lavoratori in CIGS non soggetti a rotazione".
Per chi non lo ricordasse, l'accordo aveva previsto esplicitamente che ai lavoratori in CIGS per i quali non fosse stato possibile attuare uno o più periodi di rotazione (rientro a lavoro) dovesse essere corrisposto un indennizzo economico una tantum, meglio conosciuto con il nome di "gettone".
Ebbene, il solito uccellino ci ha tenuto ad informarmi che l'Azienda (evidentemente con il bene placito dell'Avv. Camisa), smentendo le iniziali interpretazioni restrittive portate avanti dall'Ing. Pirola (ma non solo da lui), ha provveduto a riconoscere il gettone anche a quelli che erano stati inizialmente esclusi. Peccato solo che tutto ciò non sia avvenuto spontaneamente ma solo dopo la pressione esercitata in tal senso dai legali chiamati ad intervenire dai singoli lavoratori.
Credo che un paio di considerazioni a questo punto siano d'obbligo:
- chi non lo avesse fatto è ancora in tempo per rivolgersi ad un legale per vedere riconosciuti i propri diritti ("gettone" e non solo)
- percorrere la strada del "io ce l'ho più duro" non porta da nessuna parte
E visto che siamo alla vigilia di una serie di incontri personali tra l'Ing. Pirola e le zavorre, chissà che non si possa prendere spunto dal passato per evitare di ripetere gli stessi errori. Al di là delle considerazioni di convenienza personale, sarebbe veramente un bellissimo segno di speranza per il futuro dei lavoratori della DDway e dell'intero Gruppo. Al contrario non riesco a vedere altro che un lento ed inesorabile declino.
P.S. Ma quanto sono fastidiosi questi uccellini....
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