lunedì 21 dicembre 2015

"Vox populi, vox Dei"

E' sempre stato così: le prime voci che iniziano a circolare sono quelle più vicine alla verità. Peccato che, spesso, faccia più comodo credere alle smentite che, di li a poco, puntualmente arrivano.

Vediamo alcune di queste "vox populi" circolate negli ultimi tre anni, che sono state puntualmente smentite dai vari soloni di turno (leggasi Direttori) e che, invece, si sono rivelate tutte (drammaticamente) vere:

- la Dott.ssa Pompili è andata a Parigi a presentare un piano di tagli per 400 persone (Aprile 2012)
- CSC è in procinto di vendere le attività in Italia (Luglio 2012)
- attenti, non si è trattato di una vendita ma di un regalo accompagnato, per di più, da tanti soldini, 35 M€ per l'esattezza (Dicembre 2012)
- alcuni tra i Direttori hanno raggiunto un accordo di salvaguardia personale che prevede la loro permanenza all'interno della Società per tre anni (Dicembre 2012)

E' di pochi giorni fa la notizia che la Dott.ssa Pompili, i primi di Dicembre, esattamente 3 anni dopo l'acquisizione, ha rassegnato le dimissioni. Ma, ovviamente, si tratta di semplice casualità, vero? 
Per me, è l'ennesima "vox populi" che conferma essere anche "vox Dei".

Quale lezione dovremmo imparare da tutto ciò? Che la prossima volta che una "vox populi" dovesse fare capolino sarebbe il caso di prestarle molta molta attenzione....


P.S. ah, dimenticavo, una "vox populi" molto insistente diceva che, terminata la (prima?) fase di ristrutturazione, si sarebbe proceduto con lo spostamento di parte delle attività ancora presenti in DDway all'interno della capo gruppo Dedagroup mentre in DDway sarebbero rimaste solo le attività di scarso interesse per il Gruppo. A che pro? Probabilmente si verrebbe a configurare un ramo (secco) pronto per essere tagliato o rivenduto. 
Solo malignità? Può essere ma, come ho avuto modo di scrivere in un precedente articolo, "A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina". 
Chissà se sarà vero anche in questo caso; intanto con una cessione di ramo d'Azienda, dal primo Gennaio 2016, le persone di staff della DDway transiteranno in Dedagroup. "Intelligenti pauca".....

lunedì 7 dicembre 2015

7 Dicembre 2012 - 7 Dicembre 2015

Fase 1 (30 Novembre 2012 - attuale): "questo è uno che crede di fare del bene al mondo e a se stesso facendo una delle cose più spregevoli....si spregevoli non me ne viene un altro"; "io ho fatto questo perché ho sempre sperato che andasse in una maniera"

Fase 2 (auspicabile): "ma in questa maniera non c'è mai andato"; "è uno che comincia a sognare ad occhi aperti"

Lo so chiedo troppo ma si avvicina il nuovo anno e sono un inguaribile ottimista: voglio sperare che quanto non è accaduto sino ad ora possa accadere il prossimo anno.




P.S. chi non si ricordasse perché nel titolo ci sia il 7 Dicembre, può leggere Milano, 30 Novembre 2012 ore 20.37

venerdì 31 luglio 2015

Peccato....


Peccato che non stiamo parlando di un cartone ma di persone in carne e ossa....

Peccato che a qualcuno, per aver "portato a casa" i 300 licenziamenti richiesti, saranno riconosciuti bonus importanti....

Peccato che per fare questo "sporco lavoro" Dedagroup abbia "ufficialmente" intascato 35 milioni di euro....

Peccato che non si verranno mai a sapere alcuni dettagli dell'accordo tra Dedagroup e CSC quali, per esempio, quelli finalizzati a ridurre al minimo il contenzioso verso CSC....

Peccato che qualcuno si accorga solo ora che "nessuno può sentirsi sicuro"....

Già è proprio un gran peccato....buona mobilità a tutti!!!

martedì 28 luglio 2015

Vergogna!!!

Vergogna per non aver fatto un passo indietro e, non dico mostrarvi dispiaciuti, ma per lo meno avreste potuto rispettare la gravità del momento. E, invece, avete mantenuto il solito atteggiamento arrogante di chi si sente nel pieno diritto di fare e disfare come meglio gli aggrada infischiandosene del fatto che i numeri di cui parlate sono in realtà persone con le loro famiglie che nulla hanno fatto per meritarsi tutto questo.

Vergogna perché neanche in questa occasione avete avuto il coraggio di assumervi le vostre responsabilità ma avete preferito addossare la colpa del mancato accordo "ad una radicalizzazione delle richieste delle OO.SS. e delle RSU" che non si sono piegati ai vostri desiderata.

Vergogna perché fino all'ultimo avete mostrato pieno disprezzo verso le leggi da voi tanto osteggiate ma che vi hanno permesso in due anni di portare a compimento il vostro piano scellerato. La proposta che avete avanzato ("concedere" un altro anno di CIGS a fronte della "sottoscrizione di un Accordo di uscita incentivata al 31 Luglio 2016" da parte di un congruo numero di lavoratori) è lì a mostrarlo; diteci da quando gli ammortizzatori sociali dovrebbero servire alle Aziende per esercitare pressioni sui dipendenti invece che essere strumenti per permettere all'Azienda di gestire eventuali situazioni di crisi garantendo i posti di lavoro?

Vergogna per aver continuato a raccontare la favola secondo cui solo l'uscita certa dei lavoratori in esubero avrebbe permesso "alla Azienda di superare definitivamente le attuali difficoltà gestionali ed operative". Le difficoltà sono altre e lo sappiamo tutti, voi molto più che noi.


In questi due anni ho incontrato personalmente molti colleghi che, pur in momenti di enorme difficoltà, non hanno mai abdicato alla propria dignità dimostrando così di essere, molto più di altri, uomini. 

A voi, tutto il mio disprezzo.



domenica 12 luglio 2015

Fin troppo facile...

...dopo due anni abbiamo imparato a conoscere i nostri polli.

Per non essere sempre di parte, questa volta, riporto le parole di un collega che sintetizza quanto illustrato dalle RSU e OO.SS. nell'assemblea dei lavoratori di Roma della settimana scorsa in merito all'incontro avuto con l'Azienda il 3 Luglio.

"Riassunto della riunione: assolutamente nulla di nuovo. L'azienda continua a far uscire persone a piacimento anche quelle che hanno lavorato fino al giorno precedente. Anzi si scopre che potrebbe licenziarne il doppio perché quelli usciti adesso lo stanno facendo con la vecchia mobilita non decurtando il numero di 129. Nessuna azione decisa e si registra la solita assenza dei colleghi che lavorano che fino ad oggi non sono interessati ma potrebbero esserlo da domani e ancora non se ne rendono conto vista l'assenza di qualsiasi investimento a livello commerciale!"

Il collega che non è una zavorra su cosa punta il dito? 

Da una parte sul fatto che il teatrino della cosiddetta trattativa è sempre lo stesso da due anni a questa parte: solite (finte) minacce da parte dell'Ing. Pirola (andiamo ai licenziamenti) e solito accordo finale tanto caro all'Azienda.

Dall'altra riporta l'attenzione su quanto disse l'Avv. Camisa appena insediato nel Dicembre 2012. Tra le tante cose, ci informò, infatti, che sia Dedagroup che DDway avevano un problema commerciale. I presenti pensarono: finalmente qualcuno se ne è accorto e, quindi, farà qualcosa per risolvere il problema. 

Se dopo due anni la percezione "degli interni" è ancora la stessa, mi viene da pensare che nulla sia stato fatto in tal senso; se qualcuno pensa che sia solo una sensazione, dia un'occhiata al fatturato di DDway in questi due anni e, intanto, le persone continuano a uscire. 

Venghino signori venghino, donne, uomini, giovani, meno giovani, categorie protette e non, non abbiate paura, accostatevi con fiducia c'è un'offerta per tutti (basta che vi togliate di mezzo)!

venerdì 3 luglio 2015

Vediamo se indovino...

Oggi a Milano è previsto un ulteriore incontro tra Dedagroup e le OO.SS. in merito alla procedura di mobilità aperta a Maggio scorso per oltre 100 lavoratori di DDway.
La volta scorsa l'Azienda aveva illustrato i risultati del sondaggio fatto per capire chi tra le zavorre fosse disponibile a valutare un'offerta economica per togliere il disturbo e chi no. L'Ing. Pirola ci aveva riferito che il numero delle zavorre disponibili era ancora insufficiente rispetto ai desiderata dell'Azienda e che nei giorni a seguire si sarebbe consultato con l'Avv. Camisa per definire i prossimi passi; nel frattempo non ci sarebbero stati altri incontri con le zavorre né ci sarebbero state nuove offerte economiche.

Ancora una volta, alle parole sono seguiti fatti completamente diversi:

- gli incontri con le zavorre che si erano dichiarate disponibili ci sono stati
- sono state fatte nuove offerte economiche che, in alcuni casi, possiamo cominciare a definire tali al punto che in molti (purtroppo) hanno accettato

Stando così le cose, è fin troppo facile immaginare cosa ci sentiremo dire oggi. E' sufficiente, infatti, invertire la realtà dei fatti per prevedere che:

- le adesioni al piano "uscita incentivata" saranno ritenute ancora insufficienti
- se nei prossimi giorni il numero delle adesioni non crescerà l'Azienda, a fine Luglio, sarà costretta a procedere con i licenziamenti 
l'Azienda ribadirà che, nonostante le continue e ingiustificate critiche che da due anni riceve da molte parti, intende continuare a venire incontro alle richieste fatte dai lavoratori andando ben oltre quanto preventivato 
- le OO.SS. e le RSU, di contro, verranno additate come quelle che, mantenendo un atteggiamento di non collaborazione verso l'Azienda, non fanno il bene dei lavoratori

Dopo le solite e inutili schermaglie di rito, ci saluteremo in attesa che il Ministero del Lavoro fissi la data del prossimo incontro.

Chi scommette?

domenica 14 giugno 2015

Pena per il professionista, nessuna comprensione per l'uomo

Non credo che tra i compiti di un Direttore del Personale ci sia anche quello di "aguzzino". Come definire altrimenti quanto accaduto durante alcuni incontri tra l'Azienda e noi zavorre. L'Ing. Pirola, infatti, ha abbandonato i toni amichevoli sin qui tenuti per indossare quelli di "spietato carnefice". I suoi padroni, evidentemente, gli hanno chiesto altre teste perché non si accontentano di aver raggiunto l'obiettivo iniziale di 320 esuberi (per chiarimenti leggi Obiettivo raggiunto!!!). Sconfessando per l'ennesima volta le dichiarazioni fatte, hanno alzato il tiro e vogliono ora altre 80 teste per tagliare in tutto 400 persone.
Chi ha buona memoria ricorderà che il numero 400 non è una novità: nel Maggio 2012, infatti, la allora COO di CSC Italia (fresca di nomina) Dott.ssa Stefania Pompili fu chiamata a predisporre un piano vòlto a far ripartire la dissestata realtà italiana (che per inciso lei stessa aveva per larga parte contribuito a creare). Nessuno di noi comuni mortali ha mai avuto modo di conoscere i dettagli di quel piano; del piano trapelò soltanto il numero totale di esuberi, 400 appunto. Conoscendo la storia in CSC Italia della Dott.ssa Pompili, nessuno si è mai stupito del fatto che Mike Lawrie e Claude Czechowski (all'epoca il primo, Presidente e CEO di CSC Corporate e il secondo, Presidente della South & West Region di CSC in Europa) lo abbiano ritenuto talmente privo di valore e con nessuna possibilità di riuscita da decidere per il classico "Morte a Sansone e a tutti i filistei" e la conseguente "vendita" a Dedagroup.

Che qualcuno continui a dare credito a quel piano e alla sua ideatrice è un mistero che neanche i 35M€ ricevuti in regalo potranno mai spiegare.

Tornando al motivo di questo post, approfitto per esprimere la mia solidarietà e il mio supporto a chi, zavorra come me, ha dovuto subire anche questa ennesima "tortura" ed esorto tutti a non mollare, ora più che mai; inoltre supportiamo le RSU/OO.SS. e, se già non lo avete fatto, consultate un buon avvocato, scoprirete così che quanto affermato da Pirola in tema di trasferimenti di sede è pura fantasia.

Per concludere, so bene che l'Ing. Pirola, per molti di noi, incarna il male assoluto ma permettetemi di provare profonda pena per il professionista assoldato per un simile compito, indegno per chi lo esegue ma ancor di più per i suoi mandanti (Ing. Podini, Avv. Camisa e Dott.ssa Pompili)

Non riesco però a comprendere l'uomo Giovanni Pirola che, alla soglia dei 70 anni e con tanti e gravi problemi personali alle spalle, si presta a tutto ciò. I mandanti, si sa, lo fanno per accrescere potere e conto in banca.


Ma Lei Ing. Pirola, ce lo dice perché lo fa?

"Perché lo fai, puoi rinascere quando vuoi ..."

mercoledì 27 maggio 2015

"Trattamento economico dei lavoratori in CIGS non soggetti a rotazione"

Ebbene si lo ammetto: a volte mi sbaglio anche io. E quando capita non ho problemi a riconoscerlo pubblicamente. Come sapete, in questo blog ho criticato, spesso anche con forza, gli atteggiamenti e i comportamenti tenuti dall'Avv. Camisa e dall'Ing. Pirola nel corso degli ultimi due anni e mezzo. L'ho sempre fatto, e fino a quando me ne daranno motivo, sempre lo farò, non certo per attaccarli come persone ma in quanto rappresentanti della Dedagroup e, quindi, responsabili dello scempio perpetrato ai danni dei lavoratori della DDway da oltre due anni.
Chi ha buona memoria si ricorderà certamente che nel post del 31 Luglio scorso auspicavo che l'Avv. Camisa avrebbe rispettato i patti sottoscritti con le OO.SS. e le RSU in merito ad uno dei paragrafi dell'accordo siglato al Ministero del Lavoro nel luglio 2013, in particolare quello relativo al "Trattamento economico dei lavoratori in CIGS non soggetti a rotazione". 
Per chi non lo ricordasse, l'accordo aveva previsto esplicitamente che ai lavoratori in CIGS per i quali non fosse stato possibile attuare uno o più periodi di rotazione (rientro a lavoro) dovesse essere corrisposto un indennizzo economico una tantum, meglio conosciuto con il nome di "gettone". 
Ebbene, il solito uccellino ci ha tenuto ad informarmi che l'Azienda (evidentemente con il bene placito dell'Avv. Camisa), smentendo le iniziali interpretazioni restrittive portate avanti dall'Ing. Pirola (ma non solo da lui), ha provveduto a riconoscere il gettone anche a quelli che erano stati inizialmente esclusiPeccato solo che tutto ciò non sia avvenuto spontaneamente ma solo dopo la pressione esercitata in tal senso dai legali chiamati ad intervenire dai singoli lavoratori.

Credo che un paio di considerazioni a questo punto siano d'obbligo:

- chi non lo avesse fatto è ancora in tempo per rivolgersi ad un legale per vedere riconosciuti i propri diritti ("gettone" e non solo)
- percorrere la strada del "io ce l'ho più duro" non porta da nessuna parte

E visto che siamo alla vigilia di una serie di incontri personali tra l'Ing. Pirola e le zavorre, chissà che non si possa prendere spunto dal passato per evitare di ripetere gli stessi errori. Al di là delle considerazioni di convenienza personale, sarebbe veramente un bellissimo segno di speranza per il futuro dei lavoratori della DDway e dell'intero Gruppo. Al contrario non riesco a vedere altro che un lento ed inesorabile declino.


P.S. Ma quanto sono fastidiosi questi uccellini....

giovedì 7 maggio 2015

Obiettivo raggiunto!

Se è vero quanto riferito durante le ultime assemblee sindacali, da quando è stata aperta la prima procedura di crisi ad oggi, 307 persone hanno lasciato l'Azienda.
Credo sia doveroso fare i complimenti all'Avv. Camisa e all'Ing. Pirola per aver raggiunto gli obiettivi dichiarati a Marzo 2013: 330 esuberi in DDway

A meno di poche unità, infatti, l'obiettivo può dirsi raggiunto. Bravi!!!


A tal proposito abbiamo raggiunto telefonicamente l'Avv. Camisa che, visibilmente compiaciuto, ha testualmente dichiarato: "Eran trecento, eran zavorre, e sono morte!" 

RIP

venerdì 27 marzo 2015

Ignition 2015: svelata la soluzione finale

Avevo promesso a me stesso che quest'anno non avrei seguito Ignition 2015, ma qualcuno, mi ha inviato "gentilmente" il link alla diretta streaming e...ci sono (ri)cascato. E allora vediamo cosa è accaduto di rilevante per noi zavorre.

Come consuetudine, Ignition 2015 si è aperto con l'intervento del Presidente Marco Podini e con l'immancabile video. Per introdurre il tema della convention, questa volta hanno fatto ricorso ad alcune scene del film di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello spazio. Ricordo che il film, quando uscì nel 1968, diede adito a moltissime interpretazioni anche molto diverse tra loro. A distanza di anni, però, sono tutti concordi nel dire che il film narra delle fasi più importanti dell’evoluzione della mente umana
Il contributo video mostra le scene iniziali del film, quelle in cui le scimmie prendono coscienza di sé come individui, sviluppano l'Ego e la consapevolezza del potere della conoscenza. Il leader delle scimmie, infatti, realizza che l'osso che ha in mano, oltre a essere un innocente gioco, può essere utilizzato anche come arma per uccidere. Fa la sua comparsa la violenza e la sofferenza che questa provoca. Il primo piccolo grande passo verso l'evoluzione è però stato fatto e, sulle note di Sul bel Danubio blu, lo spettatore viene proiettato verso il futuro.

Mentre guardavo il video, sorridevo pensando all'inevitabile ironia che molti avrebbero fatto associando le scimmie ai dedapeople: la retorica delle parole del Presidente post video sottolineavano, infatti, come il popolo Deda, grazie ad un management illuminato, nel giro di pochi anni si sia ritrovato catapultato da piccola realtà locale (le scimmie) ad impresa multinazionale (lo spazio). Nel successivo intervento dell'Avv. Camisa, il concetto dell'espansione oltre i confini nazionali è stato ripreso ed affiancato da altri due temi: la leadership diffusa e la necessità di accelerare verso la fornitura di soluzioni di business piuttosto che di prodotti (meglio tardi che mai).

Sin qui nessuna novità di rilievo: le solite belle parole a cui oramai l'Avv. Camisa ci ha abituati dietro le quali, però, sappiamo bene nascondersi una realtà molto diversa. Una realtà fatta per lo più di approssimazione, di improvvisazione, di arroganza, di menzogne e, soprattutto, di azioni volte all'eliminazione delle voci scomode che, non avendo dimenticato il passato, conoscono la verità dei fatti.

Dal momento che di questi aspetti ne ho parlato fino alla nausea in questo blog, avevo deciso di non tornarci sopra se non fosse che, con il passare dei giorni, qualcosa non mi tornava e alcune domande si rincorrevano nella mente:
  • contrariamente agli scorsi anni la questione ristrutturazione in atto in DDway è stata appena accennata, perché? 
  • nessuna traccia del tanto sbandierato percorso di integrazione di DDway in Dedagroup che avrebbe definitivamente posto le basi per il rilancio della stessa DDway, perché?
  • che messaggio voleva lanciare l'Azienda con quel video?
  • quale il legame con la "leadership diffusa" di cui ha parlato Gianni Camisa?
  • e l'appello finale rivolto ai Dedapeople (volete essere passeggeri o conducenti), quale messaggio nascondeva?

A ciò si aggiunge che, pochi giorni dopo Ignition, le RSU superstiti (a proposito non sarebbe il caso di provvedere a nuove elezioni o a sostituire le RSU cacciate?) ci hanno riferito che, durante un incontro, l'Azienda è tornata a chiedere nuovamente suggerimenti su come risolvere il problema delle zavorre superstiti. Già, perché tra poco più di un mese, i primi di Maggio, come accaduto gli scorsi anni, l'Azienda presenterà alle OO.SS. la "solita" richiesta di esuberi.


"Tutte le cose erano insieme; poi venne la mente e le dispose in ordine" 
Anassagora (499-428 a.C.)

La mia lettura sarà sicuramente giudicata faziosa da molti ma, nella (vana?) speranza che mi vengano fornite letture alternative, ecco la mia:

  • della ristrutturazione in corso che vede ancora coinvolte circa un centinaio di persone, non se ne è parlato perché, così facendo, si nasconde il problema soprattutto agli occhi dei dedapeople e si fa passare il messaggio che tutto è tornato alla normalità; ci raccontano che DDway sarebbe addirittura vicina al pareggio evviva...come abbia fatto perdendo attività storiche e senza acquisirne di nuove è proprio il classico mistero della fede
  • hanno capito che è meglio non parlare dell'integrazione di DDway in Dedagroup perché le reazioni che hanno provocato lo scorso anno non sono state proprio positive; si sa che il cambiamento porta preoccupazione e quindi meglio lasciare i dedapeople ignari e, quindi, tranquilli
  • e veniamo a Kubrick: da un lato con il video si è voluto (auto)celebrare il management che in pochi anni è stato capace di compiere miracoli. Dall'altra il messaggio era per i dedapeople: al pari delle scimmie, svegliatevi e prendete il controllo della vostra vita in Dedagroup. Guardatevi intorno ed eliminate chi ritenete sia di intralcio replicando, in questo modo, il comportamento tenuto dai vostri manager (vedere i tagli e le ristrutturazioni che sempre ci sono state nelle varie aziende del gruppo e che sempre ci saranno)
  • ecco quindi il vero significato della leadership diffusa: mors tua, vita mea 
  • l'appello finale deve quindi essere letto: se deciderete di fare i passeggeri è solo questione di tempo e, prima o poi, con le buone o le cattive, scenderete dall'astronave
Diciamo che, mai come questa volta, sono curioso che arrivi Maggio per conoscere la soluzione finale escogitata dal diabolico duo Camisa-Pirola.


P.S. credo che a breve cederò alle pressioni che mi sono state fatte in privato e mi deciderò a scrivere a www.top-employer.com per chiedere chiarimenti sui criteri di assegnazione di tale riconoscimento

domenica 22 febbraio 2015

Marco Podini, Giovanni Camisa e Michele Ferrero: trovate le differenze

Il 3 Luglio 2013, inaugurando questo blog, mi auguravo di "essere smentito e di poter raccontare, a breve, di una proprietà illuminata che è riuscita a coniugare il (giusto) profitto con la responsabilità sociale che ogni Azienda, per chiamarsi tale, dovrebbe mostrare con fatti concreti". Purtroppo, a distanza di quasi due anni, non sono stato smentito, anzi. 

Ai tanti che ebbero da ridire ribadisco che non era affatto un'utopia. In Italia abbiamo avuto molti esempi di imprenditori (veri) per i quali il termine responsabilità sociale ha significato qualcosa di reale e di concreto, non parole vuote messe lì solo per compiacere la società di certificazione di turno.

Tra i tanti, in occasione della sua morte, mi piace ricordare Michele Ferrero perché il figlio Giovanni, nel discorso di commemorazione, ha sottolineato che "Per mio padre l'aspetto sociale è sempre venuto prima del profitto. Delocalizzare, razionalizzare, cassa integrazione non sono mai state pronunciate non per strategia nella contrapposizione sindacale ma perché il patto tra le due forze ha reso quei termini per noi inconcepibili" (figuriamoci i licenziamenti).

Ing. Podini, Avv. Camisa, da domani, secondo il rito Ambrosiano, inizia la Quaresima che è un periodo fortemente evocativo e particolarmente adatto al rinnovamento spirituale. Da umile zavorra mi sento di augurarVi con tutto il cuore che le parole di Giovanni Ferrero possano far breccia nei Vostri cuori e Vi portino a riconsiderare le azioni che avete fin qui compiuto. Siete ancora in tempo per pentirvi e ricominciare. In aderenza all'invito fatto dal Santo Padre Francesco, io pregherò affinché compiate questo gesto di carità nei confronti dei tanti (troppi) che stanno pagando le conseguenze delle Vostre azioni scellerate.

Amen

domenica 1 febbraio 2015

dedapeople ... deluso è dir poco

Dopo gli ennesimi tagli subiti era lecito aspettarsi non dico una reazione, ma per lo meno una presa di posizione forte, si. Neanche le combattive RSU di Torino, per giunta fresche di elezione, hanno fatto sentire la loro voce e i tagli sono diventati operativi. Hanno cancellato i posti di lavoro, hanno tolto la polizza sanitaria, hanno ridotto i buoni pasto....che altro dovranno toglierci per vederci reagire? Le uniche parole di dissenso si sono levate ancora una volta da chi sta pagando (e pagherà) il prezzo più alto da oramai 18 mesi. Ah già dimenticavo...non possiamo andare contro l'Azienda che tanto ha fatto e tanto farà per tutti noi! Ancora credete che le parole pronunciate a Dicembre 2012 dall'Avv. Camisa siano vicine all'avverarsi e che da Luglio i dedapeople sopravvissuti assisteranno a un nuovo rinascimento? Auguri!!!!